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Castello di Montefiore

rocca montefioreLa Rocca di Montefiore, una vera e propria sentinella di pietra sulle terre malatestiane, si trova su un promontorio che offre un bel panorama sulla costa da Fano fino a Ravenna.

Le recenti ricerche archeologiche hanno stabilito che il castello venne edificato intorno al 1337 su iniziativa di Malatesta Guastafamiglia, tanto che già nel 1347 era in grado di ospitare il re e la regina d'Ungheria.
Il castello rimase al Malatesta fino al 1458, quando venne occupato dal duca Federico di Montefeltro, per poi essere oggetto di continui passaggi di potere tra il XV e XVI secolo.
Una recente campagna di restauro, condotta dalla Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Ravenna assieme alla Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna e con il Comune di Montefiore, ha consolidato l'intera struttura riportando il complesso ad essere totalmente fruibile, permettendo l’accesso anche agli ambienti più antichi, che prima non erano raggiungibili.
In alcuni vani, per procedere agli scavi archeologi, è stato rimosso il pavimento, mentre l'attività di scavo ha riportato alla luce una serie di strutture collegata alle fasi più antiche della storia della rocca.
Inoltre sono stati rinvenuti una serie di reperti davvero notevoli e spesso in ottimo stato di conservazione, come alcuni boccali che sono una testimonianza delle maioliche smaltate medioevali dell'Italia centro-settentrionale, a cui si aggiungono quelle quattrocentesche, e alcune cinquecentesche di produzione pesarese e faentina.
Numerosissimi i reperti in vetro, per lo più bicchieri e bottiglie fabbricati in Veneto, ma non mancano le monete; gli attrezzi da lavoro, le armi, oltre a oggetti più prestigiosi, come un sigillo in bronzo.
La varietà e la quantità dei materiali rinvenuti danno uno spaccato sulla vita del castello, in tutte la sue sfaccettature come la vita di corte e l'attività militare.
I restauri hanno rimesso a nuovo ambienti come la Sala dell'Imperatore, dove sono conservate alcune pitture laiche databili a circa la metà del Trecento, mentre altri frammenti di pitture sono esposti nella sala del Trono.
E' possibile ammirare anche una parte dell'originaria copertura del castello, che era costituita da un tetto a doppia falda dotato di strette e lunghe scale che percorrevano da cima a fondo l'edificio.

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