Skip to main content

Eventi e Notizie dalla Romagna | RiminiFree.it

Rimini, fiaccolata Croce Rossa: marcia contro la violenza dalla Siria all'Italia

Fiaccolta della Croce Rossa Italiana - foto di repertorio di Daniele Aloisi

È prevista per questa sera, mercoledì 8 maggio alle ore 21 in piazza Cavour, la fiaccolata organizzata dalla Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Rimini per testimoniare la propria vicinanza ai volontari della Mezzaluna Rossa ed alla popolazione civile siriana, vittime di spaventosi soprusi e violenze.

La fiaccolata, inserita nell'ambito della "Settimana di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa 2013", conclude la prima parte del ciclo di attività a richiamo internazionale realizzate per mettere in evidenza le opere che il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa mette in atto, quotidianamente, nel mondo.

La fiaccolata, dal titolo "ora come allora" vuole richiamare l'attenzione non soltanto sullo spaventoso scenario siriano quanto, soprattutto, sul continuo perpetrarsi di violenze contro la vita umana in tutto il mondo. Recentissime sono le notizie di soprusi mortali a carico di cinque donne solo in Italia. La Croce Rossa Italiana di Rimini ritiene il ricorso alla violenza un'offesa della dignità e della vita umana ed invita i cittadini ad unirsi ad una marcia silenziosa per le vie del centro storico della nostra città.

Il percorso

Il percorso della fiaccolata, che vede Piazza Cavour come punto di partenza, è il seguente:
Via Sigismondo → Via Bertola → Corso D'Augusto → P.zza tre Martiri → Via Gambalunga → P.zza Ferrari → Corso Papa Giovanni XXIII.

Le fiaccole saranno distribuite da volontari CRI in divisa già dalle ore 11:30 presso un punto fornitura istituito nelle adiacenze di Piazza Cavour, corrispondenza Corso D'Augusto, fino all'inizio della fiaccolata, dietro contributo minimo di 2€. L'arrivo è previsto nella sede del Comitato Provinciale CRI di Rimini sito in via Mameli, 37 dove verrà offerto ai partecipanti un sobrio rinfresco e dove ci sarà l'opportunità, per chi lo desidera, di poter chiedere informazioni sulle attività internazionali di Croce Rossa agli istruttori di Diritto Internazionale Umanitario della nostra Provincia.

Programma e motivazioni

La giornata odierna per la Presidenza del Comitato Provinciale di Rimini è cominciata alle ore 10:00 incontrando in Prefettura il Prefetto, il Questore, il Presidente della Provincia ed il Sindaco al fine di consegnare alle autorità cittadine e governative una bandiera recante l'emblema del Movimento Internazionale (la Croce Rossa su sfondo bianco) chiedendo di esporla fuori dai palazzi governativi per un'intera settimana come vicinanza alle preoccupazioni espresse dal Comitato Provinciale CRI di Rimini per l'escalation di violenza che sta coinvolgendo il nostro mondo e la nostra società.

La Croce Rossa, nel chiedere la vicinanza delle istituzioni, vuole ricordare che la violenza non è mai un qualcosa di lontano, che non ci compete, bensì è un argomento sempre attuale da dover affrontare con l'obiettivo di ridurre drasticamente le vulnerabilità e le problematiche da essa generata nonché favorire una cultura della pace e del rispetto reciproco; non a caso il Comitato Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha istituito una campagna internazionale per chiedere lo stop alle violenze contro gli operatori sanitari (soltanto in Siria, ad oggi, sono stati uccisi oltre trenta operatori appartenenti alla Società Nazionale di Mezzaluna Rossa Siriana) dal titolo "è questione di vita o di morte".

La conclusione della "settimana della Croce Rossa 2013" vedrà i volontari impegnati nelle giornate di venerdì 10 e sabato 11 maggio pomeriggio dalle ore 16:00 in Piazza Cavour con postazioni gratuite per la misurazione della pressione arteriosa, della saturazione di ossigeno e della glicemia. Domenica 12 pomeriggio dalle ore 14:00 inoltre, in collaborazione con gli studenti volontari della Facoltà di Chirurgia e medicina di Bologna, sarà inaugurato "L'ospedale dei Pupazzi" aperto a tutti i bambini con l'obiettivo di sconfiggere la paura del "camice bianco" e di responsabilizzare i bambini alla cura di loro stessi attraverso le fantasiose terapie prescritte ai loro soffici amici.

Pin It