San Valentino 2017 a Rimini
Ci sono tante le iniziative legate alla cultura, alla storia, alla bellezza di Rimini che vengono proposte dall'Assessorato al Turismo in occasione della festa di San Valentino.
Per la festa degli innamorati, domenica 12 febbraio, Discover Rimini proporrà una passeggiata culturale alla scoperta della città, incentrata su Isotta degli Atti, prima amante, poi legittima sposa di Sigismondo Pandolfo Malatesta, di cui nel 2017 ricorrono i 600 anni dalla nascita.
Fu un grande amore quello del signore di Rimini per Isotta, reso eterno da poemi cortesi e splendide opere d’arte in cui Isotta è celebrata per bellezza e virtù uniche.
Dal Tempio Malatestiano, dove sono sepolti i due sposi, si toccheranno alcune tappe significative in città per poi dirigersi al Museo della Città, dove sarà possibile ammirare le splendide medaglie di Matteo de’ Pasti che ritraggono Isotta e Sigismondo.
Anche i Musei Comunali di Rimini prendono parte alle iniziative per San Valentino, riservando uno speciale ingresso al costo di un solo biglietto alle coppie in visita al Museo della Città e alla Domus del Chirurgo nella giornata di domenica 12 febbraio.
Il Museo è uno scrigno di meraviglie e curiosità che raccontano la storia di Rimini, dalle pedine che venivano usate come biglietti d’ingresso all’Anfiteatro, che sono in realtà statuine di gladiatori, passando per gli spiccioli dell’epoca romana, sfarzosi mosaici, anfore e laterizi delle fornaci di argilla aperte dai primi imprenditori riminesi.
Ci sono le grandi opere del Medioevo tra dipinti, sculture e ceramiche, arazzi e oreficerie, l'imponente affresco con il Giudizio Universale proveniente dalla chiesa di Sant'Agostino, i capolavori della Scuola Riminese del Trecento, il raffinato Crocifisso di Giovanni da Rimini e il prezioso polittico di Giuliano da Rimini, vasellame e boccali decorati con stemmi malatestiani.
Non vanno dimenticati i lavori dell'età d'oro della signoria dei Malatesta, commissionati ad artisti come Giovanni Bellini, Domenico Ghirlandaio, Agostino di Duccio, Pisanello e Matteo de' Pasti, Guido Cagnacci, il Centino, il Guercino e Simone Cantarini.
Il Novecento di Rimini è ricordato nella sezione dedicata a René Gruau, mito della grafica mondiale, e nella sala del Libro dei Sogni di Federico Fellini.
C’è anche il Museo Archeologico, dedicato alla Rimini imperiale del II e III secolo, con particolare risalto alla Domus di Palazzo Diotallevi, famosa per il mosaico delle barche, e la Domus del Chirurgo di piazza Ferrari, chiamata così per il ricchissimo strumentario del medico-chirurgo.
Alla fine il visitatore arriverà in un'area archeologica di 700 mq. che ha restituito gli strumenti del lavoro di un chirurgo che operava all'interno di un'abitazione di Ariminum del III secolo, destinata in parte all'esercizio della professione medica e farmaceutica.
Il museo è aperto da martedì a sabato dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 19; domenica e festivi dalle 10 alle 19 ed è chiuso nei lunedì non festivi.
Inoltre venerdì, sabato e la domenica alle 16 si può partecipare a una visita guidata alla Domus e ad alcune sale del Museo, compresa nel biglietto d'ingresso, previa prenotazione al numero 3474110474.