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Estate 2016 a Rimini con il manifesto di Aldo Drudi

vieni oltre drudi 1Il tradizionale manifesto balneare che da 15 anni è un appuntamento classico dell’estate riminese, per l’edizione 2016 è stato affidato ad Aldo Drudi, l’autore che ha reso unico il mondo di leggendari piloti di motociclismo.

Aldo Drudi, che da 20 anni è un riconosciuto protagonista nei paddock dell’universo estetico dei centauri, adesso allarga i suoi orizzonti creativi e offre la sua esperienza e la sua ricerca del segno nel design contemporaneo per dare il suo contributo all’interpretazione di una città dalle mille sfaccettature.

E’ il linguaggio contemporaneo dei tatoo che fa da sfondo allo scorcio di paesaggio balneare raffigurato nel manifesto, cioè l’ingresso di un bagno con la sedimentazione organizzata di elementi, luoghi comuni, simbologie universali, messaggi enigmatici, per un lavoro che evoca il disegno naif di Jovanotti, realizzato nel 2005, dove l’artista scelse anch’esso uno stabilimento balneare come teatro dell’accumulazione di oggetti e simboli visivi.

Questo è un linguaggio pop contemporaneo legato a un autore che da decenni ormai dedica il suo lavoro alla cura generale dell'immagine del pilota, dal casco, alla tuta, alle personalizzazioni estetiche, con veri e propri miti del motociclismo come Doohan, Schwantz, Haga, Edwards, Biaggi, Roberts, Mamola, Cadalora, Simoncelli e ovviamente Valentino Rossi.

“Ho scelto il segno del tatuaggio” dice Aldo Drudi “per un linguaggio grafico moderno attraverso il quale poter unire tutti gli elementi classici e simbolici della balneazione. Il tutto incorniciato dalla scritta che campeggia in alto ‘VIENI OLTRE’, che è un’espressione tipica della nostra gente, un errore grammaticale e allo stesso tempo un invito, una promessa: vieni a Rimini, troverai qualcosa di più, oltre le tue aspettative. E poi c’è una citazione che è una firma: la moto del mitico ‘Paso’ che simboleggia tutto il mio mondo e i miei ricordi di quando venivo a vedere Pasolini per la Mototemporada con mio babbo e mio fratello. Penso che il mio lavoro non possa prescindere dalla passione per questo sport, dalle emozioni e i colori del fantastico mondo delle corse. E’ la cifra del mio stile e bisogna aver guidato moto in pista per sapere di cosa si tratta”.

Dopo René Gruau (2000), Gianluigi Toccafondo (2003), Milo Manara (2004), Jovanotti (2005), Luca Giovagnoli (2006), Pablo Echaurren (2007), Marco Morosini (2008), Alessandro Bergonzoni (2009), Francesca Ghermandi (2010), Eron (2011), Francesco Bocchini (2012), Marco Neri (2013), ancora una volta un grande nome di levatura internazionale ha il compito di filtrare Rimini attraverso la propria poetica. 

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