Padova, l’idroponica diventa una realtà per molte famiglie
Le verdure e la frutta sono da sempre uno degli alimenti più importanti per tutte le famiglie che vogliono crescere nel migliore dei modi i propri figli. L’immissione nel mercato italiano di prodotti agricoli provenienti da tutta Europa, hanno reso sempre più difficile capire quali sono realmente quelli coltivati in maniera biologica e quali no.
Per ovviare a questo problema, in molte città italiane si sono avviati una serie di progetti per la creazione di orti idroponici. La lattuga, i peperoni e i pomodori ciliegia sono gli ortaggi che meglio si prestano a piccole coltivazioni casalinghe e di condominio. In ogni momento dell’anno, anche grazie all'apporto di speciali lampade è possibile avere i prodotti della terra anche senza l’apporto della terra.
In commercio esistono una vasta selezione di sistemi per la coltivazione idroponica, che già dopo poche ore dall'acquisto vi permettono d’iniziare la vostra coltivazione in tutta tranquillità. I kit, che comprendono il Grow Box che ospiterà le coltivazioni, così come la lampada per piante e tutto il necessario per fornire alle coltivazioni gli alimenti idonei alla crescita, sono disponibili in molte dimensioni.
I costi dei sistemi idroponici
Il prezzo di un orto idroponico si aggira circa sui 180 euro per il primo metro quadrato. Maggiori sono le dimensioni dell’orto che si sviluppa, minore è la spesa per metro quadrato. Inoltre, visto il minor sviluppo delle radici nello stesso spazio di un orto tradizionale si possono coltivare un numero maggiore di piante.
Sempre più famiglie residenti in città, e che per ovvi motivi non possono avviare un orto tradizionale, si stanno interessando a questa nuova tipologia di coltivazione. Se il costo di questi sistemi diminuirà, ci sono buone possibilità che questi sistemi diventino sempre più comuni sui tetti delle nostre città.
Potrebbe sembrare una sfida per il futuro, riuscire a rendere autonome le città dalle importazioni di frutta e verdura. L’incremento di orti idroponici, così come di soluzioni ibride che permettono l’incrocio di altre coltivazioni “atipiche” può anche portare il prezzo dei prodotti coltivati in loco a diventare molto concorrenziale.
Basilea, un esempio concreto per il futuro
Quello che per molti può sembrare fantascienza a Basilea è già una realtà affermata da alcuni anni. Roman Gaus, un imprenditore svizzero che ha deciso di mettersi in gioco in questa avventura, da molti anni coltiva piante e ortaggi in speciali vasche dove non è presente la terra, ma che sono irrigate con l’acqua proveniente dalle vasche dove sono allevati i tilapia (un pesce d’acqua dolce che in natura vive nei mari tropicali). In questo modo, è riuscito a massimizzare lo spazio a sua disposizione coltivando piante e allevando pesci sfruttando i residui della coltivazione idroponica.
Gaus, che in questi giorni ha concluso un contratto per distribuire i suoi prodotti nei supermercati Migros è fiducioso nella scelta fatta. È già in fase di studio, un sistema per la coltivazione di funghi nelle cantine dei supermercati.