Guerra tra i meteorologi del Veneto e dell’Emila Romagna e gli amministratori regionali.
Dovete oscurare il Veneto, mettendoci sopra una macchia nera, che è sempre meglio di una previsione sballata” così aveva dichiarato pochi giorni fa il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sostenendo che ”qui per noi veneti c’e’ sempre il sole. Ce lo tolgono i meteorologi. Per il Veneto dobbiamo arrivare a fare un accordo in base al quale nei bollettini meteo la regione sia oscurata. Se i cosiddetti esperti evitano di diffondere previsioni sul Veneto, ci fanno meno danni
Queste dichiarazioni hanno coinvolto anche il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, che durante lo scorso weekend ha dichiarato “per l’ennesima volta le previsioni meteo hanno sbagliato, sembra ce lo facciano apposta per allontanare i turisti“.
Inoltre due giorni fa Rubens Criseo, che lavora a Jesolo come bagnino, intervistato dal Corriere della Sera ha sostenuto che “sul meteo sballato hanno stra-ragione gli albergatori. Sono bagnino da 12 anni e quei c’è un microclima particolare, per cui anche se nell’entroterra è nuvoloso qui spesso splende il sole“.
Persino l’assessore al Turismo dell’Emilia Romagna Maurizio Melucci dichiara che “le previsioni sbagliate possono provocare danni consistenti all’intero settore. Se il Veneto è disposto a fare un’alleanza per portare avanti questa battaglia, l’assessorato al turismo emiliano è pronto a fare la propria parte“.
Insomma, ormai gli amministratori pubblici e operatori turistici sono contro i meteorologi.
Ma se quest’anno il clima primaverile è fino a oggi coperto e piovoso, non possiamo darne certo colpa ai meteorologi e non possiamo incolpare le previsioni del tempo se la grave crisi economica che ha colpito l’Europa e l’Italia in particolare comporta un minor numero di turisti.
Non ha senso questa “guerra”, tanta quanto l’assurda accusa di sbagliare le previsioni per evitare l’arrivo dei i turisti, o legare il calo delle presenze turistiche ai numerosi errori commessi dalle previsioni del tempo.
Il turismo è tra le principali risorse economiche dell’Italia, che in un momento come questo dovrebbe far leva sulle sue ricchezze naturalistiche, ambientali e culturali.
In una situazione economica già così delicata, sensibile a qualsiasi influenza anche causale, dobbiamo sostenere gli operatori del settore turistico, che devono compiere ogni sforzo per andare avanti, senza perdere il contatto con la realtà oggettiva, e soprattutto senza dare la colpa alle previsioni del tempo.