Come funziona l’assicurazione della moto o del motorino per tuo figlio? Come risparmiare?
Come funziona l’assicurazione della moto o del motorino per tuo figlio? Come risparmiare?
Ad un certo punto, quando i piccoli, non sono più piccoli ma diventano ragazzi adolescenti, la domanda è sempre la stessa: “Papà mi compri il motorino?”. Per comodità e per assecondare i desideri dei figli si acquista il fatidico motorino. I dubbi sorgono dal momento che bisogna intestarlo a qualcuno e fare un assicurazione: come funziona?
Il motorino regalato al proprio ragazzo al compimento dei 14 anni, si può intestare a lui senza problemi. Secondo la legge Italiana infatti, dal momento della nascita si acquisisce la capacità giuridica. Di conseguenza ognuno può avere dei beni intestati, siano essi moto, auto, case, terreni etc. Poco importa se non abbia la patente, se sia neonato o troppo piccolo per guidare il mezzo, l’intestatazione è legale.
L’assicurazione deve essere intestata ad un maggiorenne
Per la polizza di assicurazione ( http://www.conte.it/polizze-assicurative/moto/ ) però le cose non stanno esattamente così. Intestarla ad un minorenne infatti non è possibile. In sostanza per gli scooter dei ragazzi, ci si trova di fronte ad un paradosso legislativo: l’intestatario del mezzo ed il contraente della polizza sono due soggetti diversi. La classe di rischio però viene calcolata sulla base dell’intestatario e non di chi stipula la polizza: una bella complicazione, che costa cara in termini economici. Questo a meno che non si abbia la possibilità di trasferire la classe di rischio di un altro componente della famiglia o convivente (secondo attestazione dello Stato di famiglia), cha abbia un assicurazione su un veicolo dello stesso tipo, cioè una moto (si veda la Legge 115 Bersani).
Le polizze di assicurazione del motorino di un giovane costa quindi sempre moltissimo se si decide di intestare il mezzo al ragazzo. É infatti necessario inserire come conducente del veicolo il minorenne. Per risparmiare sulla polizza del motorino non resta quindi che affidarsi alle assicurazioni online, cercando al massimo di eliminare le assicurazioni accessorie. Questo si può fare però solamente se la zona di residenza è sicura, se si tratta di un piccolo paesino. Diverso è se riusciste a convincere il grande pargolo a rinunciare ad intestarsi la moto, inserendolo solamente come secondo conducente.
In caso di infrazione però chi paga?
Un altro paradosso della questione è che se per caso ci fosse un’infrazione del codice della strada e si dovesse provvedere a detrarre i punti al guidatore, se l’intestatario è minorenne, senza patente di guida, non si incorre in alcunché, cioè né in sanzioni amministrative, né giuridiche. Quindi se intestate a voi il mezzo e la polizza, in caso di infrazione sarete sanzionati e vi saranno tolti i punti dalla patente. Se il soggetto invece è proprietario del mezzo, ma non ha la patente, non ci sono punti da detrarre e non viene nemmeno applicata la sanzione. Una questione un po’ strana, un evidente buco nella legislazione. Questo problema da una parte tutela il minorenne, dall’altro tutela però anche chi è maggiorenne ma non ha la patente. È probabilmente così che si spiega il fenomeno di tutti questi nonni ipoteticamente che starebbero circolando con scooter e moto.
La recente norma Bersani, la Legge 115, permette inoltre ai minorenni di trasportare un passeggero sul motociclo. I dubbi sorgono a questo punto sulla responsabilità nei confronti del passeggero: a momento il conducente ha la responsabilità su terzi, quindi tocca alla compagnia assicurativa dell’RC moto prendersi carico di un eventuale risarcimento. Motivo in più per aumentare le già costose tariffe. La soluzione migliore è sempre quella di correre online e approfittare dei costi inferiori.